• 4 giugno 2015

Artisti in Piazza e le sue”storie”

Artisti in Piazza e le sue”storie”

Ci sono storie che vengono raccontate attraverso uno spettacolo, storie che vengono tramandate con le parole e storie che passano attraverso una semplice espressione del volto. Quando si arriva a Pennabilli, una delle prime cose che si impara a conoscere del Paese sono le storie. Quella di Tonino Guerra e dell’Orto dei Frutti dimenticati, quella della campana tibetana che si affaccia sulla vallata oppure quella dei Racconti della Lumaca. Da 19 anni alle storie del paese si aggiungono ogni anno quelle di tutti gli artisti e dei visitatori che arrivano fino a Pennabilli per Artisti in Piazza, il Festival internazionale dell’Arte in Strada. La piazza C’è la storia di chi al Festival torna per camminare ed incantare il pubblico con la propria performance sopra un cavo sospeso. Come Andrea Loreni, funambolo, che ha letteralmente suonato il ‘filo’ su cui camminava, lasciando senza fiato i presenti. C’è quella di Claire Ducreux, danzatrice e mimo francese, che con il suo linguaggio gestuale sa creare una relazione delicata con il pubblico. Nel suo spettacolo, Claire racconta la storia di una ‘vagabonda’, che indossa un cappotto ed una berretta oramai logori, ma che affronta la vita e la solitudine con un sorriso gentile e ricco di speranza. Coinvolge il pubblico e condivide con esso il poco che ha. Dolce, tenera, con un gran cuore. C’è la storia raccontata da Leo Bassi, una storia che affonda le radici nell’800. La sorella di Leo, Joanna fa una scoperta: nell’archivio della fondazione Lumière vengono ritrovati 5 filmati in cui Giuseppe Bassi, bisnonno di Leo, è stato ripreso dai fratelli Lumière. A partire da questi filmati, inizia la storia dell’artista, con uno spettacolo-conferenza che analizza il significato del cambiamento avvenuto negli ultimi 120 anni da un mondo di illusioni e speranze, ad un altro pieno di cinismo e costantemente vuoto. Leo Bassi, Buffone e Pagliaccio, emoziona e fa avvicinare gli spettatori alsignificato profondo dell’Arte diStrada. Ci sono poi le storie degli oltre 50 ragazzi che durante il Festival si sono messi in gioco per sperimentare il mestiere del giornalista con una vera e propria redazione, “Augh! Giornalist con la penna” .

Ci sono quelle degli spettatori che stupiti osservano per la prima volta le variegate performance dei 6Artisti in piazza 2015 - La folla0 artisti presenti a Pennabilli, quelle di chi è tornato perché nell’anno precedente si è emozionato e ha conosciuto persone con le quali ha stretto amicizia, chi è un habitué della manifestazione perché “ad Artisti in Piazza non si può mancare”.

Ci sono le storie degli organizzatori che ogni anno, il giorno dopo la fine del Festival, si rimettono al lavoro per preparare l’edizione successiva. C’è la storia di una manifestazione che in 19 anni è cresciuta e maturata, non solo numericamente, ma anche qualitativamente. E chissà quale storia racconterà l’edizione numero 20. L’edizione 2015 di Artisti in Piazza, svoltasi a Pennabilli dal 29 maggio al 2 giugno, ha registrato 30mila presenze durante le cinque giornate.

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