• 27 aprile 2015

La rivoluzione asociale si chiama Bla, Bla, car

La rivoluzione asociale si chiama Bla, Bla, car

Antonio e Armando sono piloti dell’aeronautica vivono a Milano ma tutti i week-end tornano ad Ancona dalla famiglia. Maria è un’infermiera: partirà presto da Bari, dall’ospedale dove lavora, destinazione Africa, per aiutare chi ha bisogno. Andrea insegue l’amore: dopo avere tradito la convivente con una giovane studentessa riminese che vive a Bologna, è partito in auto per farle una sorpresa. Giulia ha l’ennesimo colloquio di lavoro e viaggia spesso per andare a cercare fortuna altrove.

Alfonso è un romano purosangue, da quando è andato per la prima volta nel sud Italia, non può fare a meno di tornarci quando può. Sara è una rappresentante: viaggia spesso sul tratto Catania – Venezia e sa dirti da casello a casello, da autogrill ad aria di sosta, quanto manca all’arrivo. Elisa va a Torino perché deve dare il suo secondo esame, con lei ci sono due amiche l’accompagnano per farsi una bella vacanza. Luca, il mio primo approccio a BLABLACAR, è un ragazzo di Pesaro che viaggia spesso per lavoro. Penso che non dimenticherò mai le sue lacrime e il racconto commuovente sul nonno che non c’è più.

Naturalmente i nomi sono di fantasia ma non le storie, quelle sono vere. Racconti, vicende di ride sharing, la bellezza dell’incontro, lo stupore della condivisione, sorrisi e anche lacrime. Tutto questo dietro i volti degli utenti della piattaforma che ha “virtualizzato” l’autostop. E’ l’App che tutti avremmo voluto inventare e che usano più di 10mila individui in tutta Europa. Non c’è molto da sapere, né tanto da temere, i più scettici possono stare tranquilli.

Sono persone in viaggio, sempre con la valigia in mano e il piede sul “pedale”.

 

C’era una volta il ragazzo, lo studente, il turista che per spostarsi da un luogo a un altro si piazzava ai margini della strada con il cartellone “mi dai un passaggio…”, sperando che qualcuno lo portasse a destinazione. Per lo meno è questo il nostro ricordo dell’autostop, ma credo quello di tanti, infatti fino a poco tempo fa per risparmiare negli spostamenti si cercava uno “strappo” da sconosciuti. Molti storcevano il naso, ritenendo la cosa pericolosa e non sicura. Ma quale mezzo ci garantisce l’incolumità?

Un ladro o un malintenzionato si potrebbe incontrare in stazione, sull’aereo o in autobus è proprio per questo che vi raccontiamo la nostra esperienza. Non possiamo garantire su tutti gli utenti, ma noi non abbiamo incontrato stalker, persone che ci hanno lasciato a piedi o ritardatari, possiamo solo offrire le nostre positive testimonianze.

Noi “asociali” di viaggi ormai ne abbiamo macinati un po’ e crediamo che sia una delle app più utili degli ultimi anni. Andare da “nord a sud” in Italia o all’estero anche last-minute e con pochi euro fa comodo, crediamo, davvero a tutti. Le modalità di utilizzo sono semplici attraverso il “sistema” un viaggiatore  condivide e offre un passaggio, specificando da dove, in quale luogo e orario partirà, se ci saranno soste intermedie, posti in auto e costo della tratta.

Gli utenti interessati, quindi i futuri passeggeri, a loro volta consulteranno l’elenco delle offerte e selezioneranno il conducente che per orari o altro reputeranno adatto.

Il gioco è fatto, dopo gli accordi iniziali, ti ritroverai davanti uno sconosciuto e ogni volta sarà un avventura nuova. Non ci sono viaggi che si “somigliano”. Non ci sono certezze assolute sul chi ti troverei di fronte ma nella maggior parte dei casi ogni viaggio sarà una storia da raccontare. Un BLA BLA..BLA..BLA.

Non potremmo mai svelare tutti gli utenti che abbiamo incrociato, però possiamo garantirvi che l’emozione provata in piccole o lunghe tratte in auto, sono state sufficienti per svelare chi si celava dietro quel nickname dell’ app. La cosa incredibile è che, ogni volta, ti ritrovi in poco tempo a parlare con qualcuno che non hai mai visto, che non sai da dove viene, cosa fa. Sai solo dove state andando e se è affidabile o meno grazie ai feedback lasciati da altri utenti. Eppure puntualmente chiacchiererai come se fosse il tuo migliore amico. Racconterai e ti racconteranno tutto, o quasi di loro, per lo meno il conducente che dovrà guidare per tutto il tempo e che per non addormentarsi vi darà retta.  Spartirai così le tue avventure e disavventure, asserirai del perché sei in viaggio, dei tuoi problemi, punti vista, gusti e addirittura passioni sportive.

La cosa che ci piace di più in assoluto è che con questa piattaforma, questa community, viviamo un ritorno alla “condivisione” che non è solo un passaggio, un risparmio economico e d’inquinamento, è un modo di socializzare e guardare gli altri in modo meno  “A-sociale”.

E voi avete già provato BLA,BLA, CAR? Raccontateci la vostra esperienza..

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